lunedì 18 marzo 2013

Oceania

Oceania: territorio

Confini: l’Oceania è un continente formato da isole e arcipelaghi che si trovano nell’Oceano Pacifico tra l’Asia e l’America Latina.
L’Oceania comprende:
•Australia, Nuova Zelanda, Nuova Guinea e numerosi piccoli arcipelaghi sparsi nell'oceano Pacifico (Tonga, Tuvalu, Samoa ecc. raggrupati in grandi arcipelaghi:Micronesia, Melanesia e Polinesia)
•Tre grandi arcipelaghi, cioè gruppi di isole: Micronesia, Melanesia, Polinesia
Rilievi: in Australia si erge la Grande Catena Divisoria.
Le isole dei tre arcipelaghi sono quasi tutte di origine vulcanica. Il vulcano più alto è il Mauna Kea, nelle isole Hawaii. Alcune isole hanno la forma di grandi atolli, cioè di gruppi di isole disposti a cerchio e formati da coralli.
Vicino alla costa nord-orientale dell’Australia sorge la Grande Barriera Corallina, una “muraglia” composta da coralli dove vivono bellissimi pesci e molti altri esseri marini.
Fiumi: il fiume più importante è il Murray-Darling in Australia.
Laghi: il lago più grande è l’Eyre, sempre in Australia. Da ricordare anche il Grande Bacinon Artesiano, una immensa riserva di acqua dolce sotterranea.

Oceania: climi ed ambienti

In Oceania ci sono 4 zone:
•clima tropicale con temperature miti (vicino ai tropici)
•clima tropicale umido (Australia settentrionale e Nuova Guinea)
•clima arido ( interno dell’Australia)
•clima temperato ( coste sud – orientali dell’Australia e Nuova Zelanda)
In Oceania crescono piante tipiche dell’Asia tropicale ed eucalipti. In Nuova Zelanda ci sono foreste sempreverdi di conifere mentre in Nuova Guinea troviamo la foresta pluviale.
Animali caratteristici o endemici (se voltete impararvi una parola difficile) di queste regioni sono: il canguro,il wallabie, il koala, il dingo, il kiwi, l'ornitorinco ecc. 

Oceania: storia e popolazione

Storia: l’Oceania era anticamente abitata da gruppi poco numerosi di indigeni. Nel 1521 Magellano scoprì alcune isole mentre nel ‘700 il capitano Cook scoprì l’Australia.
Da allora gli europei iniziarono a sfruttare le risorse di queste terre, a deportare i prigionieri condannati ai lavori forzati, a sterminare le popolazioni indigene. Col tempo, alla colonizzazione da parte del Regno Unito si aggiunse quella di Francia, Giappone, Germania e Stati Uniti.
Nel ‘900 Australia e Nuova Zelanda sono diventati Stati indipendenti, così come molti arcipelaghi.
Popolazione: La popolazione è composta da quattro gruppi o etnie:
•discendenti degli immigrati europei: parlano inglese e seguono la religione cristiana, vivono in città moderne
•aborigeni: sono gli indigeni dell’Australia, alti, con pelle scura e naso largo
•melanesiani: gli abitanti della Melanesia, alti e con pelle scura
•polinesiani: abitanti della Polinesia, con pelle chiara

Oceania: aspetti economici

•Australia e Nuova Zelanda sono Paesi ricchi: hanno tante materie prime, una buona agricoltura che produce cereali, lana e carne
•In Nuova Guinea ci sono vasti giacimenti di petrolio, ma l’agricoltura è di sussistenza, cioè basta solo a sfamare la popolazione
•Melanesia Micronesia e Polinesia basano la loro economia su turismo, pesca e agricoltura di sussistenza.

Cartina fisico-politica



Le informazioni principali per questa volta ve le ho sintetizzate io. Naturalmente non servono per prepararsi alla verifica, ma aiuteranno sicuramente! Potrete sempre cercare qualche approfondimento: inni nazionali, animali particolari, città curiose e postarlo qui sotto. Naturalmente TUTTO sarà valutato...datevi da fare!

Comincio io. Vi avevo già parlato della danza Maori che i giocatori della nazionale di rugby neozelandese mettono in scena prima di ogni incontro...E' l'haka. Guardatevela!



Davanti a loro c'era l'Italia! Qualcuno è capace di trovare il testo con la traduzione? Vediamo un po' che sarà il primo... o la prima.

giovedì 14 marzo 2013

Tutti musicisti ?!

Una parte della classe è in Francia per il gemellaggio... provate anche voi a sentirvi con loro cimentandovi nell'esecuzione di questa musica di Jacques Offenbach. Per chi ha visto il documentario di uno dei post precedenti, era uno dei motivi musicali su cui si scatenavano durante la Belle Èpoque.
SFIDA: chi carica per primo il file audio della sua performance? Ne parlerò bene al prof. Rigon (per l'esecuzione) e alla prof. Dalle Nogare (uso delle tecnologie informatiche)

Ecco lo spartito!


Tutti al lavoro!

Come promesso stamattina ho abilitato tutti voi a postare messaggi e contenuti nel nostro blog di classe...
Occhio a quello che fate perché come dicevano i latini: VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT (tanto che ci siete provate a cercare che cosa voglioni dire queste parole, un po' di latino vi può fare solo bene!)

lunedì 11 marzo 2013

Le Olimpiadi

L'invenzione delle Olimpiadi

Forse non tutti sanno che le olimpiadi moderne nascono proprio nel periodo della Belle Epoque. L'idea viene ad un certo barone Pierre de Coubertin, che rifacendosi agli antichi giochi olimpici che si svolgevano in Grecia, voleva trovare il modo di avvicinare le nazioni europee (e non solo) e di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione di carattere sportivo, piuttosto che sui campi di battaglia.
L'idea di de Coubertin venne presentata il 23 giugno 1894 ad un congresso presso l'università Sorbona di Parigi e se ne organizzò l'evento per il 1896.
Fu un successo...La prima nazione ad ospitarli fu naturalmente la Grecia (che ne vantava l'idea originale!) e parteciparono ben 250 atleti provenienti da tutto il mondo (soprattutto dall'Europa). Si decise anche che di volta in volta sarebbe stata una nazione diversa ad organizzare l'evento (per curiosità poi toccò alla Francia).
Vi riporto un esempio. Londra 1908. Maratona: la gara più dura in assoluto. Niente a che vedere con gli atleti moderni ed ipertecnologici, scarpe che vanno avanti da sole, occhiali che ti proteggono dal sole ecc. Più che una gara a chi arrivava primo era una gara ad eliminazione: ne rimarrà uno solo. In gara anche un italiano: Dorando Petri. Arriva allo stadio praticamente senza forze...qualche giudice di gara impietosito cerca di tenerlo semplicemente in piedi...


Come andò a finire? Provate a scoprirlo voi...

domenica 10 marzo 2013

Belle Èpoque

Come abbiamo già visto in classe la Belle Époque è un periodo storico, culturale e artistico europeo che va dalla fine dell'Ottocento fino all'inizio della Prima guerra mondiale, caratterizzato da una relativa pace tra le grandi potenze europee (che preferivano combattersi lontano dall'Europa) e da un progresso delle scienze e della tecnologia senza paragone alcuno con le precedenti epoche storiche.
Fin qui nulla di nuovo (tutte cose che avete già sentito, o almeno spero!), ma come si viveva effettivamente in quegli anni? Come si lavorava? Come ci si divertiva? Come si viaggiava?
Allora cerchiamo di dare qualche risposta...Prova a guardare questo video (diviso in due parti) e ne riparleremo in classe o aggiungete i vostri commenti qui sotto.



Presentazioni

Ancora non era nato il blog e già aveva dei lettori fissi...complimenti!
In questo primo periodo aspetteremo che tutti si iscrivano e che imparino per lo meno ad entrare nel blog e a visualizzarne tutti i contenuti... e magari anche ad aggiungerne di nuovi.
Non è difficile, ma dovete sicuramente prenderci un po' la mano.
Non sarebbe male provare ad aggiungere anche un avatar (l'immagine che viene fuori quando siete connessi o aggiungete dei post) che vi contraddistingua. Vediamo un po' che cosa vi stimola la fantasia...

Si comincia!

Cos'è un blog?

Il blog  di classe rappresenta una sorta di "diario digitale", uno spazio che consente di annotare idee e pubblicare commenti su argomenti a cui si è particolarmente interessati o in cui si ha competenza.
Per creare o utilizzare un blog non occorrono particolari conoscenze tecniche: basta semplicemente saper utilizzare un browser di navigazione (Internet Explorer o Firefox, per fare due esempi) e disporre di una connessione ad internet.
La sua struttura è basata su una serie di moduli che mettono a disposizione varie funzionalità e temi grafici per  personalizzare l'aspetto del blog a proprio piacimento.
Oltre al testo, un blog può essere arricchito di audio, video e immagini: in questo modo assume anche la funzione di archivio.

A cosa serve

Il blog di classe diventerà un ambiente virtuale che permetterà di riflettere sulle attività svolte in aula; tutti voi vrete la possibilità di diventare produttori attivi di conoscenza e di migliorare le vostre capacità critiche, comunicative, creative e di scrittura.
Dal punto di vista del docente, il blog rappresenta un valido contributo per affiancare fuori dall'aula le attività svolte in classe (che non guasta mai).
Il mio primo vantaggio è quello di possedere uno strumento con il quale mantenere un rapporto continuo con voi e fornirvi lezioni, compiti e comunicazioni.
Inoltre, il clima più informale che si stabilisce sul web, ci consente di potenziare l'interazione e il lavoro dei gruppi nella classe.
Sempre in riferimento alla sfera relazionale, il blog può facilitare anche il coinvolgimento dei genitori, attraverso la semplice consultazione del percorso didattico e d'apprendimento dei propri figli.
Infine, il blog può essere considerato come un archivio dei materiali del corso e delle esercitazioni dello studente.

 Il nostro blog

Sarà usato principalmente per pubblicare il materiale prodotto da me e dai ragazzi e le esperienze svolte.
 
Gli obiettivi sono principalmente
 
  • creare un rapporto diretto con le famiglie, in modo da renderle partecipi alle attività svolte a scuola e ai progressi compiuti dai loro figli
  • favorire un uso corretto e guidato delle Nuove Tecnologie
Inoltre sono presenti, sotto forma di giochi, lezioni virtuali sulle principali materie scolastiche per stimolare l'apprendimento dell'alunno in modo creativo.